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I Misteri di Trapani
Manta e stendardi

Manta e stendardi

Manta e stendardi

Dal 1950, su iniziativa dell’Ente Provinciale per il Turismo che organizzava la processione, si pensò di coprire i cavalletti con un drappo di velluto nero, in dialetto manta, recante il nome della maestranza a cui è stato affidato il gruppo.

La sua collocazione costituisce uno dei momenti più attesi per le maestranze. Dopo aver adornato le statue con gli argenti ed aver addobbato il gruppo con splendidi fiori, collocare la manta simboleggia il momento finale della tanto attesa preparazione. Il gruppo è ormai pronto per la processione.

Il drappo è stato lavato nei giorni precedenti e non è raro veder le mante stese sui balconi delle case nei giorni precedenti. Ogni ceto sceglie il modello, più o meno elaborato, spesso si tratta di un ex voto. Quando il sabato i gruppi rientrano nella chiesa del Purgatorio, togliere la manta rappresenta la fine di quel giorno tanto atteso; la si ripiega con cura, in attesa di rimetterla al suo posto nel prossimo Venerdì Santo.

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Oggi, il primo stendardo o gonfalone che appare in processione è quello dell’Unione Maestranze, anticamente però era uno stendardo rosso con impresso su due lembi il “mondo con le ali” e all’interno del quale la scritta “S.P.Q.R.” da un lato e “Quis ut Deus” dall’altro; era il vessillo della Confraternita che apriva la processione dei Misteri e su cui il Venerdì Santo vi annodava un nastro nero in cima, in segno di lutto. 

Anni dopo, senza alcun motivo si cambiò il colore in nero senza il “mondo con le ali“ma i cambiamenti non erano finiti e agli inizi degli anni ’90 il colore dello stendardo , anche in questo caso senza alcun motivo, divenne bianco.

E se questo era accaduto dove c’era la storia, nei ceti accadde di peggio. All’ unico vessillo con l’immagine del santo protettore si preferirono gonfaloni, sì proprio al plurale del termine, perché ormai di gonfaloni, bandiere o vessilli con cuori trafitti, corone di spine e simboli vari della Passione, per ogni ceto ne vanno in processione ad libitum, senza alcun controllo e senza alcun limite.

Tra gli stendardi storici è da ricordare quello della processione del gruppo “Ascesa al Calvario”, l’unico di color granata e recante la scritta “S.P.Q.R.”.

Foto di Beppino Tartaro

Ulteriori approfondimenti nel libro: ” I Misteri. La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro


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