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I Misteri di Trapani
Scinnute

Scinnute

I Scinnute

Nei sei venerdì quaresimali, uno o più d’uno dei Sacri Gruppi, viene spostato al centro della chiesa, per la celebrazione della Santa Messa, mentre prima e dopo la funzione religiosa, la banda musicale intona all’esterno della chiesa alcune tipiche marce funebri della Settimana Santa trapanese.

Il termine dialettale regionale corretto sarebbe “Li Scinnuti” ma questo sito preferisce utilizzare il termine fonetico trapanese e cioè “I Scinnute”, che pluralizza i nomi femminili ponendo la “e” come ultima vocale e con l’articolo “i” e non “li” come le regole grammaticali sicule imporrebbero. Del resto, se corretto sarebbe per la lingua siciliana definire “Li misteri “, a Trapani i gruppi sono conosciuti e chiamati come “I misteri”: “Unni su ghiunti i misteri ? (Dove sono arrivati i misteri?).

Le prime notizie di queste celebrazioni risalgono al 1653 e probabilmente anche al 1648; considerato che in quella data non vi erano ancora tutti gli attuali venti gruppi, si può presumere che in quel periodo la Confraternita di San. Michele usufruisse per questo rito i simulacri dell’Addolorata e dell’Urna e qualche altro gruppo.

Il rito prevedeva l’esposizione del gruppo di turno e del SS. Sacramento sin dal mattino, mentre nel pomeriggio si effettuava una predica. Dato che nella chiesa di San Michele i gruppi erano collocati in apposite nicchie, non essendoci allora i cavalletti su cui poggiare la vara, il mistere preposto al rito veniva sceso (da cui il termine dialettale scinnuta) e collocato nella chiesa, ai fini della celebrazione probabilmente su una base.

Dalle informazioni lasciateci da P. Benigno da S. Caterina sappiamo che nell’ 800 «[…] finalmente si predica con un gran concorso di popolo in tutti i sei Venerdì di Quaresima davanti a qualche mistero della Passione di Gesù [e non della Morte]».

Da notare che U Signuri ca cruci n’coddu (Ascesa al Calvario) restava esposto o sceso per l’intero periodo quaresimale.

La tradizione seguiva un ordine dettato non dal protagonismo o dalla ricchezza economica della maestranza ma si rifaceva alle scene evangeliche riprodotte cronologicamente. Il primo venerdì era riservato al gruppo raffigurante l’orazione all’Orto, il secondo venerdì scendeva Hanna, il terzo era per la Coronazione, quarto venerdì perSentenza, quinto per Calvariomentre la veneratissima statua dell’Addolorataconcludeva i sei venerdì quaresimali.

Interrotte a causa del secondo conflitto mondiale, le scinnute ripresero parzialmente negli anni’50 nella chiesa del Collegio con la celebrazione del rito detto “dei Dolori” dedicato a Maria Addolorata e celebrantesi l’ultimo venerdì di quaresima.

Fu nel 1964 che si ripresero le scinnute in tutti i sei venerdì quaresimali ma con alcune modifiche dettate forse da motivi economici e che videro la “Caduta al Cedron” sostituire “Gesù nell’Orto di Getsemani” e “La Flagellazione” prendere il posto della “Coronazione di spine”.

La celebrazione della Santa Messa venne introdotta intorno al 1970. 

Nel corso degli anni, soprattutto di recente, si è purtroppo assistito all’inserimento di nuovi gruppi nel calendario dei venerdì quaresimali sconvolgendo totalmente il significato del rito religioso e la tradizione. In occasione delle Quaresime 2021 e 2022, con il pretesto della situazione sanitaria legata alla pandemia Covid19, si è optato per una “discesa” giornaliera singola, quasi quotidiana, e non più nel preposto venerdì e riservata a tutti i venti Misteri seguendo l’ordine processionale, sempre con relativo accompagnamento musicale e da non rare annacate dentro al Purgatorio. Una scelta sconsiderata ribadita, anzi aggravata nel 2023, quando si decide per un nuovo ordine: dalle scinnute quotidiane degli anni pandemici si passa a quelle di due gruppi ogni martedì e venerdì, l’ennesimo stravolgimento, l’ennesima novità non supportata da alcuna fonte storica, l’ennesimo sfregio alla storia religiosa cittadina con l’avallo o per meglio dire con la deliberata decisione in tal senso della Chiesa trapanese nel colpevole silenzio dei ceti e dei trapanesi. Tale situazione si è ripetuta negli anni seguenti.

Sono da ricordare, infine, due particolari scinnute (non presenti nel calendario storico) che si celebrano il martedì ed il mercoledì precedenti la Settimana Santa, dedicate alla Madre Pietà dei Massari e alla Madre Pietà del Popolo.

Foto Francesco Genovese : www.misteriditrapani.it


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