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I Misteri di Trapani
Coronazione

Coronazione

La Coronazione di spine – Opera di Antonio Nolfo – Ceto dei Fornai

Il gruppo venne affidato l’8 marzo 1632 con atto del notaio Mario Cagegi ai mugnai successivamente nella cura del gruppo si unirono i fornai che dal 1967 se ne occupano da soli.  

Nel 1764, i consoli del ceto incaricarono Antonio Nolfo di realizzare un nuovo gruppo e l’artista presentò ai consoli un modello in creta, impegnandosi a seguire le precise volontà dei committenti che richiesero la medesima posizione del giudeo intento ad offendere Gesù. Il gruppo teoricamente dovette esser pronto per la processione del 1764 ma non vi sono documenti che ne attestino l’effettiva realizzazione per quel venerdì Santo.

I soldati romani dallo sguardo arcigno sono anche in questo gruppo riprodotti con sembianze e divise spagnoleggianti. Si divertono ad umiliare Gesù e per ridicolizzare la sua “regalità“ fanno indossare al Nazareno un manto rosso, obbligandolo ad impugnare una canna nella mano destra come uno scettro e per completare la derisione, collocano sul capo una corona di spine.   

È interessante sottolineare come nel corso del tempo è in parte mutato anche il modo di definire il gruppo. Oggi è conosciuto come Coronazione o Incoronazione di spine ma anticamente era definito come il gruppo dell’Ingiuria, con specifico riferimento al gesto che il giudeo rivolge a Gesù. Il gesto delle fiche, in siciliano manu a ficu, pare sia di origine etrusca e in voga nell’antica Roma utilizzato nella sua funzione apotropaica per esorcizzare gli spiriti dei morti o scaramantica e che nella sua gestualità richiama la penetrazione dell’organo genitale femminile. Un modo alquanto volgare che fu di moda nel Seicento soprattutto nei ceti più poveri e nei frequentatori di taverne, luogo d’incontro e di svago di giovani stranieri che soggiornavano in Italia per apprendere l’arte pittorica. Oggi, il gesto è ancora conosciuto seppur nell’ingenua espressione infantile di “acchiappare il nasino”, mentre nella sua espressione popolare offensiva è stato soppiantato dal rituale anglosassone del “dito medio”.

Il gruppo fu restaurato da Pietro Croce nel 1890. Danneggiato dai bombardamenti del 1943, fu ricostruito da Giuseppe Cafiero nel 1946 ; nel 2002 Maria Scalisi è intervenuta con un restauro conservativo.


Foto e testi di Beppino Tartaro

Ulteriori approfondimenti nel libro: ” I Misteri. La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro

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