I Misteri di Trapani
Spogliazione

Spogliazione

La Spogliazione – Opera di Domenico Nolfo – Ceto Tessili e Abbigliamento

Gesù è giunto sul Golgota e prima di crocifiggerlo è spogliato delle sue vesti da uno sgherro e da un soldato, mentre un altro attende gli vengano consegnate.

La maestranza dei fruttivendoli incaricò Domenico Nolfo di realizzare lo “misterio dicto la denotazione” che l’artista ultimò nel 1777. Si ritiene che dal 1778 il Misterio della Denudazione di Cristo sia stato affidato all’allora fiorente categoria dei bottai poiché i fruttivendoli in quell’anno ottennero il loro attuale gruppo. Nel 1965 la categoria rimise la gestione del gruppo all’Ente Provinciale per il Turismo di Trapani che in quegli anni organizzava la processione e che affidò verbalmente il mistere alla categoria dei Tessili-Abbigliamento. Anche in questo caso non si possiede alcun documento scritto.

Il 29 ottobre del 1987 è stata costituito il “Comitato Promotore Gruppo Sacro La Spogliazione”.

La rappresentazione è ispirata all’episodio evangelico della spogliazione di Gesù e si può considerare tra i gruppi artisticamente più validi.

Perfetta è l’anatomia dei personaggi; il volto sofferente di Cristo con la sua veste blu, priva del derisorio mantello è posta al centro e ricorda le analoghe figure del Nazareno presenti nei gruppi “Caduta al Cedron”, “Coronazione di spine” e “Sentenza”. La speranza è che il ceto, come purtroppo accaduto in altri gruppi, non collochi in futuro votivi cuori d’argento sul torace di Cristo, lasciando l’arte di Nolfo alla completa ammirazione di tutti.

Particolarmente interessanti gli altri tre personaggi. Il giudeo alla destra di Gesù e intento a spogliarlo è rappresentato da Nolfo con una minuziosa dovizia di particolari, soprattutto nel torace e nella schiena. Calvo, dai lunghi baffi ondulati come i pochi capelli sulla nuca, rientra in quella tipica espressività dei personaggi rappresentati con caratteristiche che ne accentano il ruolo negativo. La tradizione popolare racconta che ad ispirare le fattezze fu un tal Setticarini, aiutante del boia di Trapani, mentre un’antica storiella veniva narrata ai bambini secondo la quale costui, avendo spogliato Gesù, per punirlo del gesto…gli caddero le vesti.

Anche nel soldato posto alle spalle che collabora alla spogliazione del condannato è presente sul naso un grosso neo, caratteristica “negativa” legata al ruolo svolto dal personaggio

Originali la postura e l’espressione del soldato alla sinistra di Gesù. Non compie alcun atto, sta aspettando che il condannato sia spogliato e tale attesa è sottolineata sia dalla posizione delle mani che dall’incrociarsi delle gambe; un gesto quest’ultimo che è abituale quando si sta fermi in attesa di ricevere qualcosa. 

Degna di nota è la splendida vara sulla quale poggia il gruppo. In stile barocco è peraltro quella originale realizzata da Nolfo con quattro artistiche teste di putti collocate ai quattro angoli.

“L’ Abbigliamento” come spesso si definiva il mistere è stato restaurato da Antonio Giuffrida nel 1902, ripulito da Benvenuto Cafiero nel 1989 e sottoposto nel 2003 da Maria Scalisi ad un restauro conservativo.


Foto e testi di Beppino Tartaro

Ulteriori approfondimenti nel libro: ” I Misteri. La Processione di Trapani ” di Beppino Tartaro


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