Camerieri,Cuochi,Cocchieri, Autisti, Baristi, Pasticceri,
Albergatori, Ristoratori ed affini
( in passato affidato anche ai
Cocchieri, Staffieri, Tassisti )
La
statua di Maria SS. Addolorata, avvolta in un manto nero conclude la Processione dei
Misteri.
E dopo il
corpo di Gesù Morto deposto nell' Urna, dalla chiesa del
Purgatorio ecco uscire un lungo corteo
di donne, in abito nero e con un cero in mano.
Alcune sono scalze e devotamente lo saranno per tutta la durata della
processione. Non percepiscono alcun compenso e lo fanno
solo per adempiere ad un voto
" A' Maronna Addulurata ".
Ognuna di esse porta un cero acceso, alto quanto l' altezza
della donna che lo condurrà per tutta la durata della
processione e talune di esse non abbandoneranno mai il corteo,
neanche nelle ore notturne o dinanzi al vento pungente che
spesso soffia su Trapani.
E' un corteo muto,
commovente, spezzato solo dalla preghiera dell' " Ave
Maria " .
La
statua di Maria, avvolta in
un manto nero è sormontata da un prezioso baldacchino e condotta sulle spalle
dai massari che indossano i colori della Confraternita di San
Michele Arcangelo . La sua espressione è silenziosa e sofferta;
con la mano destra esprime l'angoscia ed il dolore, mentre la
sinistra stringe un cuore d'argento trafitto dal pugnale del
dolore per la tragica fine del Figlio.
Anticamente
l' Addolorata era portata a spalla dai nobili della città
che, per l'occasione, indossavano il sacco rosso e la visiera
bianca della Confraternita di San Michele.
Con atto redatto dal notaio Xaverio Cognata, il 27 febbraio 1782, apprendiamo
che il patriziato trapanese trasferiva il catafalco dell'Urna di Gesù
Morto, unitamente alla statua dell’Addolorata ai governatori della Chiesa di San
Michele E in ricordo di
allora che i" massari " dell'Addolorata indossano
ancora oggi i colori bianco-rossi del sodalizio.
La statua era collocata su una" vara
" più alta rispetto a quelle dei restanti gruppi,
quasi a volerne esprimere la differenza con i restanti
" Misteri ". Purtroppo da quando nel 1970 si è
optato per una base lignea più grande ma più bassa e un po'
di quella soave maestosità è andata perduta e le variate
dimensioni hanno limitato l'uso del baldacchino.
In
conseguenza dell'abbandono da parte dei confrati di S.Michele
della processione del Sepolcro di Gesù, anche i patrizi
cittadini decisero di non occuparsi più della processione
dell'Addolorata, limitandosi a seguirla insieme alla
Confraternita stessa con il suo Governatore, al Senato
cittadino, alla Magistratura, all'Intendenza ed al Presidio
Militare con la sua banda.
Verso
la metà dell' 800 si affidò la cura dell' Addolorata ai
dipendenti delle classi nobili, cocchieri, staffieri e cuochi;
successivamente, scomparsi gli staffieri ed i cocchieri, si
estese la cura della processione di Maria ad altre categorie,
rispettando il criterio della similitudine con le precedenti
maestranze.
La
statua, attribuita a Giuseppe Milanti, è un'opera pregevole
nell'espressività del volto di Maria e nel drappeggio delle
vesti, le quali non si mostrano mai in processione, dato che
il prezioso mantello nero l' avvolge ( clicca sulla foto ).
Quando il
Sabato mattina, l' Addolorata rientra in chiesa, concludendo
definitivamente la sacra rappresentazione, petali di fiori
vengono gettai dall'alto della chiesa del Purgatorio.
La
Processione dei Misteri è terminata.
Da
" La Settimana Santa nel trapanese - passato e presente
" di Giovanni Cammareri :
"L'intervento di mons. Ciccolo Rinaldi vescovo di
Trapani dal 1853 al 1874 ( data della sua morte )di cui si
ricorderanno altre iniziative nei confronti di processioni nel
corso della Settimana Santa, fece aggregare, poi
definitivamente sostituiti, ai frati di diversi ordini i quali
precedevano il simulacro, le ragazze dell'orfanotrofio.
Lo res tesse, durante l'anno preparavano i vestiti da
indossare nel tanto atteso Venerdì Santo; un'occasione per
uscire, vedere la vita oltre l'orfanotrofio, un Venerdì Santo
che arrivava puntualmente quasi per spezzare un monotono ritmo
di vita e che poteva perfino regalare, magari un fidanzato.
Vestivano elegantemente in nero, sul capo un velo bianco
guarnito di trina, tenuto fermo da un serto di giunchi (
curuna di spini ), guanti bianchi e il cero. La loro
apparizione, iniziata verso la seconda metà del 1700 non
durò molto. Se, con una certa attesa le ragazze aspettavano
quel momento, neanche i ragazzi si lasciavano sfuggire
l'occasione di potersi esibire in verbali apprezzamenti, cos'
le giovani, ovviamente accompagnate ai preti, furono
sostituire dagli alunni del seminario ".
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Da
" I Misteri nella sacra rappresentazione del Venerdì
Santo a Trapani " di Giovanni Cammareri :
" Il baldacchino venne ricamato a Milano su iniziativa
delle signore Eugenia De Santis, Brigida Turretta e Paolina Santini, la cui devozione, le indusse sul finire
dell'ottocento, alla raccolta delle somme necessarie per
l'esecuzione del lavoro ".
APPROFONDIMENTI
MARIA
Miriam, è un nome comune in Oriente.
Mariavive come ragazza del tempoin Oriente. Ma un giorno
a Nazaret , Dio le svela:che diventerà la
madre di Dio. Essa, allora, aderisce con prontezza al valore
diDio dicendogli
" Eccomi ".
E
diventa mamma di Gesù per un intervento miracoloso di Dio.
Maria
di Nazaret non è una sognatrice: è una ragazza
concreta.
Saputo
che sua cugina Elisabetta, non più giovane,
attende un bambino, lascia il suo villaggio e attraversa tutta
la regione montuosa e si reca alla lontana casa della parente.
Maria si ferma tre mesi ad aiutare Elisabetta, poi ritorna a
Nazaret, dove attende con amore la nascita del suo
bambino.
Maria
è citata nei Vangeli apropositodella
nascitaedell’infanziadiGesù.
InunbranodiLuca siraccontacheungiornolamadree i fratelli(
siintendono icugini) diGesùandaronoatrovarlo,ma
non poteronoavvicinarloperchéeracircondatodallafolla.
Due
momentiimportantisonoannotatinei Vangeli :
- la presenzadi Mariaalle
nozze di Cana, dove Gesù, proprio suintercessionedella
madre, compìilsuoprimo miracolo (Giovanni 2, 1- 12);
-
la presenzadiMariaaipiedidellacroce (Giovanni 19, 25 – 27) .
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LA
CASA DI MARIA .Secondo la tradizione, Gesù prima di morire
chiese a San Giovanni di prendere cura di sua madre. Nel 431,
durante il Terzo Concilio tenutosi ad Efeso( nell'odierna
Turchia ) fu dichiarato che Maria venne ad Efeso con San
Giovanni l'Evangelista tra il 27 ed il 48 dove passò gli
ultimi anni della sua vita in una modesta casa di pietra.
Nel 1852, una signora tedesca Anne Caterine Emmerich che
viveva inferma e non aveva mai visitato la zona ebbe una
rivelazione nella quale descrisse perfettamente l ' ubicazione
della casa Vergine. Vennero subito avviate le ricerche e nel
1891 sul Monte Aladag a 8 km. dal centro dell'antica Efeso, i
Padri lzaristi di Izmir ( Smirne ) trovarono le rovine di una
cappella bizantina che era stata fondata su dei fondamenti che
risalivano al I° sec.d.C. e dove i cristiani ortodossi vi si
rifugiavano ogni anno, il giorno dell'Assunta.
Dopo
la scoperta, la casa venne dichiarata dall'arcivescovo di
Izmir, luogo di pellegrinaggio e qui giunsero a pregare Maria,
Paolo VI e Giovanni Paolo II.
La
casa della Beata Vergine si trova a Meryemana ( in turco
Meryem = Maria, ana = madre ), è venerata da cristiani
e musulmani ( nell'Islam è profonda e sentita la venerazione
verso Maria ) e da pellegrini di entrambe le fedi la visitano,
soprattutto il 15 agosto di ogni anno.
VANGELO
Il padre e la madre di Gesù si
stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e
parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la
risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché
siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada
trafiggerà l'anima».